lunedì 9 marzo 2009
La fattoria - Marina Pipa di Meana
Nome: Marina
Cognome: Ripa di Meana
Luogo e data di nascita: Roma 21/10/1941
Età: 67
Professione : stilista, attrice, scrittice
Stato civile: sposata con Carlo Ripa di Meana
Figli: Lucrezia Lante della Rovere
Marina Ripa di Meana, nata Marina Elide Punturieri e già Marina Lante della Rovere (Roma, 21 ottobre 1941), è una stilista, scrittrice e personaggio televisivo italiana, conosciuta per i matrimoni contratti con Alessandro Lante della Rovere, prima, e Carlo Ripa di Meana, poi, ma anche per il suo temperamento focoso e per le originali campagne ambientaliste e animaliste.
Nata in una famiglia borghese, dopo gli studi inizia a lavorare come stilista aprendo un atelier di alta moda in Piazza di Spagna, a Roma.
Si sposa nella Chiesa di San Giovanni Battista dei Cavalieri di Rodi nel 1961 con Alessandro Lante della Rovere, di antica famiglia ducale, da cui ha la figlia Lucrezia Lante della Rovere, attrice teatrale, cinematografica e televisiva.
Negli anni settanta è protagonista di una tormentata relazione sentimentale con il pittore Franco Angeli. Sull'esperienza scriverà un libro, Cocaina a colazione (2005), raccontando di essere arrivata a prostituirsi per poter comprare al suo amante la cocaina.
Successivamente, divorzia da Alessandro Lante della Rovere, di cui conserverà il cognome fino a proibizione del Tribunale su istanza dello stesso Lante della Rovere, dopo che Marina aveva firmato delle opere autobiografiche con il cognome dell'ex marito, nel settore della moda e le licenze collegate. Si firma ancora oggi Marina Lante della Rovere.
Intraprende una serie di relazioni sentimentali, non ultima quella con il giornalista Lino Jannuzzi, di cui dà conto nel best seller "I miei primi quarant'anni".
Nel 1982 si sposa civilmente con Carlo Ripa di Meana, di famiglia marchionale, con cui nel 2002 contrae matrimonio religioso. Dalla fine degli anni settanta inizia sempre più spesso ad apparire in televisione come opinionista o protagonista di trasmissioni in cui mette in risalto il carattere esuberante e la sua natura anticonformista, autentica e libera, - ma spesso sopra le righe e dibatte politica sui temi della natura, della tutela del paesaggio, dell'esaltazione del bello e della difesa degli animali.
Amica di intellettuali e scrittori come Alberto Moravia e Goffredo Parise, negli anni è poi divenuta sempre più libertaria.
Forte di un bell'aspetto fisico, si fa più volte fotografare completamente nuda per campagne contro l'uso delle pellicce e come testimonial per la raccolta di fondi per la ricerca contro il cancro, che per due volte lei debella.
Svariate le sue attività in campo professionale: ha scritto una decina di libri spesso a sfondo autobiografico (ma anche romanzi gialli e sentimentali), ha diretto un film Cattive Ragazze (1992) cosi giudicato da Paolo Mereghetti: "Può concorrere al titolo di film più brutto della storia del cinema. E vincere".
Infine, un altro primato: sulla sua vita, tra i suoi quarantacinque e i sessant'anni, sono usciti due film: "I miei primi quarant'anni" di Carlo Vanzina (1987), film cult di grande successo e cassetta, e "La più bella del reame" di Cesare Ferrario (1989). Nel 1990 lancia e dirige per due anni il mensile Elite, pubblicato dalla Newton&Compton Editore.
Nel 1995 diviene Ambasciatrice in Italia dell'IFAW (International Fund for Animal Welfare - USA).
Negli anni novanta Marina comincia ad animare, in Italia e in altri paesi, campagne contro lo sterminio dei cuccioli delle foche, contro l'uso per moda e vanità delle pelli e delle pellicce, contro le corride, contro gli esperimenti nucleari francesi nell'atollo di Mururoa, contro lo sventramento del Pincio (2008), contro la chiusura dello storico Ospedale di San Giacomo nel cuore di Roma (2008), e quella, recente per la prevenzione precoce dei tumori.
Marina ha due nipoti gemelle, Ludovica e Vittoria figlie della sua Lucrezia e di Giovanni Malagò.
Marina e Carlo hanno quattro cani carlini: Risotto, Mela,Mango e Moka.
Negli ultimi anni Marina ha lanciato con il proprio marchio occhiali, porcellane e pellicce ecologiche.
È stata testimonial di campagne animaliste e ambientaliste, ma anche opinionista di sessualità nella tournée teatrale Don Giovanni o Bell'Antonio?.
Marina non ama che la sua professione si risolva esclusivamente nell' essere chiamata solo "Contessa" infatti afferma "Ridurmi a dire solo contessa francamente è l' ultima delle cose che vorrei che si dicesse".
Proviene da una famiglia borghese e rivela di essersi avvicinata ai genitori negli ultimi anni della loro vita, essendo da giovane molto ribelle e distaccata. "Erano persone tranquille per bene si volevano bene ma davano alla nostra vita dei ritmi troppo noiosi?non succedeva nulla e io mi annoiavo".
Marina ricorda che il padre si preoccupava molto per lei, che chiedeva il suo aiuto ogni volta che aveva problemi con la legge. "Era avvocato e avevo delle questioni e mi rivolgevo a lui?come per esempio quando sono stata arrestata per aver detto stronzo ad un vigile e ho preso la condizionale?lui per anni si preoccupava e mi diceva attenta Marina a quello che dici altrimenti prendi quella e quell' altra?"
Dal suo primo matrimonio nasce Lucrezia, Marina dice che ora i loro rapporti sono tranquilli ma che ci sono stati dei forti scontri in passato. Dice di lei "Mia figlia non mi è mai stata vicino in tutte le cose della mia professione?i cani non le piacciono dice che puzzano.. i gusti miei non li ha?non le piacciono i miei vestiti".
Marina dice che c'è stata una grande lontananza che spesso non si sentivano per molto tempo, sottolinea quanto è stato difficile per lei crescere la figlia essendo il primo marito completamente assente "Mi sono dovuta crescere una figlia tutta da sola... è stato faticoso e difficile, sono stata insofferente, severa... sono stata una buona madre dal mio punto di vista, considerando i risultati che ho avuto, però non sempre tenera e affettuosa, sono stata anche molto dura"
Dal matrimonio di Lucrezia con l' imprenditore Giovanni Malagò nascono le due nipotine di Marina Ludovica e Vittoria con le quali la nonna ha un rapporto di forte affetto dice di loro: "Fare la madre è più difficile. Con le nipoti è tutto più facile hai qualcuno che le educate devi solo coccolarle e viziarle... non c'è la parte impopolare.. è meraviglioso fare i nonni".
Del marito Carlo Ripa di Meana dice Marina: "E? stata una ciambella con il buco come dico sempre... "
Sono una coppia che lei definisce collaudatissima. Carlo e Marina si sono incontrati per la prima volta nel 1976 alla fine della biennale di Venezia di cui lui era presidente. Marina racconta che appena lo vide non seppe resistergli.: è stata lei a rincorrerlo ed a imporgli di sposarla.
Durante una gita in barca in Sardegna, Marina lo minacciò con un remo dicendo: "O ci sposiamo o ci lasciamo".
Lei apprezza molto l'eleganza aristocratica del marito ed il fatto che lui si alzi ogni volta che lei entra in una stanza.
Sostiene però che il marito parla troppo lentamente e che ci mette un sacco di tempo a dire qualcosa.
Marina ha combattuto contro il cancro per ben due volte.
Nel 2001 la sorella Paola muore di tumore al pancreas e Marina avendo avuto madre, padre e sorella morti di cancro si precipita a fare le analisi. In sede di ecografia le viene diagnosticato un cancro al rene, Marina si opera, rimanendo con un solo rene e tutto si risolve per il meglio.
In seguito, all' incirca sette anni fa, il cancro si affaccia di nuovo, questa volta con una metastasi al polmone. Anche questa volta Marina riesce a superarlo.
La dottoressa che l'ha aiutata in questa lotta è una persona a cui Marina è estremamente legata e verso la quale ha una gratitudine immensa. Marina dedica questa sua partecipazione alla Fattoria a tutti i malati, volendo mandare il messaggio che anche con il cancro si può vivere.
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